Paesaggio
- Autore
- Ruggero Savinio
- Data
- 1991
- Tecnica e supporto
- Olio su tela
- Dimensioni
- 164,5 x 173 cm
- Collezione
- Galleria Crédit Agricole - Refettorio delle Stelline
- Ubicazione
- Milano
Ruggero Savinio nasce a Torino nel 1934, figlio di Alberto Savinio e dell'attrice Maria Morino, nonché nipote di Giorgio de Chirico. Ha trascorso l'infanzia e la prima giovinezza a Roma, frequentando l'ambiente culturale del padre e dello zio, e studiando Lettere all'Università La Sapienza. Ha poi vissuto a Parigi, amico di altri aspiranti pittori come Lorenzo Tornabuoni e Gianni Serra, a Milano, in Svizzera, in Toscana, per poi tornare nella Capitale nel 1984. Ha esposto nelle principali gallerie internazionali, e sue opere sono presenti in prestigiosi musei e raccolte italiane e straniere. Nel 1986 ha ricevuto il Premio Internazionale Guggenheim. Nel 1995 è stato nominato membro dell'Accademia di San Luca, e nel 2007 è stato insignito del Premio De Sica dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nella primavera del 2012 ha avuto una grande rassegna antologica alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Focus opera
I dipinti di Ruggero Savinio, specialmente quelli dagli anni Ottanta in poi, sono sempre abitati dal Sacro, che viene rappresentato, oltre che dagli antichi dei, anche dalle semplici fronde degli alberi, dal mormorio dei ruscelli, dalla brezza che stormisce tra le foglie. Questo “cuore luminoso delle cose”, come lo definisce lui stesso, viene svelato dall’arte della memoria, che non è semplice nostalgia del passato, ma coscienza della profondità arcaica e misteriosa che tempo e spazio hanno sedimentato nel corso dei secoli e dei millenni. Una dimensione pittorica solenne e domestica, quella di Savinio; una presenza calda e gentile (specialmente nelle Conversazioni) in grado di far rivivere e convivere classicità e quotidianità, facendo emergere la figura e il Mito attraverso le trame circolari di spazio e colore.