Madonna con Bambino benedicente in trono tra i Santi Giovanni Battista e Nicola da Tolentino
- Autore
- Marco Palmezzano
- Data
- 1521
- Tecnica e supporto
- Olio su tavola
- Dimensioni
- 168,5 x 171,5 cm
- Collezione
- Cassa di Risparmio di Cesena
- Ubicazione
- Cesena
Il pittore ed architetto Marco da Palmezzano nacque a Forlì intorno al 1459, da una famiglia di notabili locali. La sua formazione avvenne sotto la guida del più grande esponente della scuola pittorica forlivese del XV secolo, Melozzo degli Ambrosi, detto Melozzo da Forlì, con il quale collaborò attivamente a Loreto e a Roma. La venerazione nei confronti del maestro fu tale che Palmezzano firmò le sue prime opere come: “Marchus de Melotius”. Dopo la morte di Melozzo, avvenuta nel 1494, Palmezzano divenne il pittore di riferimento delle corti romagnole e dell’aristocrazia locale di fine Quattrocento-inizio Cinquecento, avendo saputo unire la sapiente costruzione prospettica di matrice melozzesca con gli insegnamenti della scuola umbro-romana e poi di quella veneta. Con l’avvento della maniera di Raffaello nel secondo decennio del ‘500, il primato di Palmezzano iniziò ad incrinarsi, perché ritenuti ormai superati i suoi modelli stilistici di stampo quattrocentesco. Continuò la sua attività artistica fino alla morte, avvenuta verso il 1539 nella sua città natale. Marco da Palmezzano è considerato l’autore più rappresentativo della cultura figurativa in Romagna tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento.
Focus opera
Questa pala d’altare, in origine sormontata da una lunetta con il Padre Eterno benedicente tra teste di cherubini, rappresenta la Vergine Maria in trono che tiene sulle ginocchia il Bambino benedicente in sacra conversazione con San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino. Nel dipinto, emerge la passione del Pittore per la rappresentazione geometrica e prospettica degli spazi di stampo rinascimentale, con gli elementi architettonici realizzati ad imitazione di materiali marmorei pregiati ed impreziositi da grottesche e ricche decorazioni. Interessante notare la particolare rappresentazione a diamante del basamento del trono della Vergine, esemplificativo dell’abilità di Palmezzano nell’utilizzo della prospettiva. L’opera risulta firmata in un cartiglio posto al basamento del trono che recita, in maniera oggi poco leggibile: “Marchus palm...us pictor / foroliviensis ...”.
Fonte: https://www.fondazionecarispcesena.it/collezione/galleria