Allegoria della Vanitas e della Penitenza
- Autore
- Guido Cagnacci
- Data
- XVII secolo
- Tecnica e supporto
- Olio su tela
- Dimensioni
- 74,3 x 60 cm
- Collezione
- Cassa di Risparmio di Cesena
- Ubicazione
- Cesena
Guido Cagnacci è certamente l'artista più celebre della prima metà del Seicento in Romagna. La sua pittura fu molto apprezzata nei raffinati ambienti del collezionismo internazionale. Attivo soprattutto nelle città della Romagna, soggiornò anche a Venezia ed infine a Vienna dove ricevette commissioni alla corte imperiale. Della sua pittura furono molto apprezzate tanto le qualità formali, per la luce chiara e delicatamente modulata, quanto la moderna sensibilità espressa negli ideali di una suadente bellezza e nei contenuti moraleggianti delle colte allegorie.
Focus opera
Esposta nella Galleria dei dipinti antichi di Cesena, l’Allegoria della Vanitas e della Penitenza è opera del pittore romagnolo Guido Cagnacci. In questo dipinto il nudo femminile è percorso da una incessante variazione luministica; un senso di instabilità che si accorda con l’allusione alla precarietà della vita del fiore reciso e del soffione che si disperde al minimo colpo di vento; entrambi tenuti dalla giovane donna che invita alla penitenza attraverso il teschio e la ruvida stuoia intrecciata. È molto probabile una datazione agli anni Quaranta del Seicento, anche per la ricchezza dei rimandi stilistici alla coeva pittura del Guercino e soprattutto alle ultime opere di Guido Reni. È verosimile che l’artista romagnolo abbia più volte replicato questa suggestiva invenzione, di sicuro successo collezionistico. Si conoscono infatti altre redazioni. Spicca quella americana conservata nella collezione Nelson Shanks (Andalusia, in Pennsylvania), provvista della firma, la cui forza chiaroscurale ha indotto in parte la critica a negare tratti di autografia all’esemplare cesenate, così come all’analoga versione del Musée de la Picardie ad Amiens.
Fonte: https://www.fondazionecarispcesena.it/collezione/galleria