Ritratto di Leonardo Gottardo Galvani
- Autore
- Michelangelo Grigoletti
- Data
- 1837
- Tecnica e supporto
- Olio su tela
- Dimensioni
- 66 x 51,5 cm
- Collezione
- FriulAdria
- Ubicazione
- Pordenone
Figlio di Osvaldo e Teresa De Michieli, dal 1820 frequentava l’Accademia di Belle Arti di Venezia, prendendo a seguire i corsi di elementi di figura e quello di pittura di Teodoro Matteini. Nel 1824 fu chiamato alla leva obbligatoria, alla quale riusciva a sottrarsi grazie al Comune di Pordendone che raccolse il denaro sufficiente a pagare un sostituto che ne prendesse il posto sotto le armi: ciò permise al pittore di affrancarsi dalla dimensione meramente scolastica per dispiegare la propria autonomia creativa partecipando all’Esposizione accademica con il dipinto raffigurante Giove che accarezza Amore, poi acquistato dal duca di Lucca grazie all’intermediazione del Cicognani. L’interesse di Michelangelo per le poetiche del romanticismo letterario è testimoniato dalle tele Erminia che, assistita da Vafrino, fascia le ferite dell’esangue Tancredi (1826) e Lucia ai piedi dell’Innominato (1829): allo stesso periodo devono essere riferite le prime commissioni per ritratti che segnarono inizialmente la fortuna professionale del pittore. Nel 1835 gli si presentò la possibilità di un viaggio a Roma per perfezionare la propria formazione a contatto con i capolavori antichi e moderni dell’Urbe e, a seguito di questo soggiorno, alle richieste di natura privata iniziarono anche a giungergli rilevanti commissioni pubbliche, anche di carattere religioso, tra cui si ricorda un S. Michele Arcangelo che abbatte Lucifero nella cattedrale di Eger in Ungheria.
La sua carriera raggiunse l’apice nel 1850, quando Grigoletti ottenne la tanto sospirata titolarità della cattedra accademica di elementi di figura, incarico a cui si dedicò con impegno e passione fino alla morte.
Focus sull'opera
Leonardo Gottardo (Pordenone 13 marzo 1770 - 1° gennaio 1838) era figlio di secondo letto di Andrea III Galvani, che, insieme al fratellastro Giuseppe, aveva fondato nel 1811 la famosa ditta di ceramica: egli gestiva invece una fabbrica di inchiostri e una di liquori. I Galvani erano una numerosa e vitale famiglia di imprenditori attivi tra Pordenone, Cordenons, Trieste e Venezia dove aprirono numerosi opifici e, oltre al presente ritratto, alla mano di Grigoletti ne è stato attribuito anche secondo, probabilmente postumo, di Andrea Galvani (1797 - 1855) dottore in Legge, Ingegneria, Architettura, Fisica e Matematica, scienziato e geniale inventore (tra cui la funicolare, il motore a scoppio, la posta pneumatica).
Il “ritratto con mano” di Leonardo Gottardo, molto vivido dal punto di vista psicologico, mostra anche un certo compiacimento estetico che si concretizza nella sobria ma preziosa resa pittorica dell’elegante abbigliamento dell’effigiato, con l’abito nero enfatizzato dal candido sparato, i bagliori dell’orologio da taschino e i guanti da sera. Lo sguardo di Leonardo è presente e volitivo e la bocca socchiusa in un mezzo sorriso rende indimenticabile questa figura dell’anziano borghese.