È arrivato l’agroalimentare 5.0 con Feelera
Da alcuni anni le filiere agroalimentari europee sono nel mezzo di una grande trasformazione spinta della rivoluzione digitale. Grazie ad agevolazioni e finanziamenti pubblici le aziende stanno investendo in tecnologie digitali e automatizzando sia le attività in campo, sia i processi di lavorazione e trasformazione delle materie prime, con l’obiettivo di recuperare efficienza e produttività.
Dopo la rivoluzione digitale (per la verità in Italia ancora in corso nel settore agroalimentare) ora è il momento della transizione ecologica. L’obiettivo non è più solamente l’efficienza, ma l’impatto ambientale e sociale della propria attività. In una parola la generazione del bene comune.
L’Unione Europea sta giocando un ruolo fondamentale nell’impulso a questo cambiamento attraverso legislazioni e fondi che mirano a ridurre l’impatto ambientale e sociale dell’agroindustria. L’iniziativa più importante è la strategia “Farm to Fork”, collegata all’European Green Deal, che ha lo scopo di rendere l’intera catena alimentare sostenibile e trasparente, riducendo l’impatto ambientale dell’industria alimentare. L’obiettivo di fondo è rendere i sistemi alimentari europei più sostenibili di quanto lo siano oggi e ogni stato membro dell’Ue dovrà adottare norme a livello nazionale che consentano di contribuire a raggiungere gli obiettivi stabiliti dell’Ue.
Collegate a questa strategia più generale l’Ue sta emanando nuove direttive. Ne citiamo in particolare tre:
1. Legge sulla deforestazione
Mira a contrastare la deforestazione illegale e a promuovere una gestione sostenibile delle foreste e dei terrenti agricoli. Tutti i produttori alimentari che utilizzano materie prime a rischio di deforestazione dovranno dotarsi di un sistema di tracciabilità e di certificazione che garantisca l’origine legale e sostenibile delle materie prime.
Fonte: COM_2021_706_1_EN_ACT_part1_v6.pdf (europa.eu)
2. Passaporto digitale dei prodotti
L’iniziativa risponde alla opportunità di superare l’asimmetria informativa tra consumatore finale, imprese produttive e investitore finale, e alla necessità di fissare i principi per garantire un’equa estrazione di valore basata sulla condivisione dei dati. Questo si traduce in una maggiore trasparenza e una consapevolezza sui prodotti alimentari che vengono acquistati.
Fonte: Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (europa.eu)
3. Legge contro le pratiche di greenwashing
Questa normativa mira a prevenire la pubblicità ingannevole da parte di aziende che cercano di promuovere prodotti come sostenibili, quando in realtà non lo sono. Nel 2020 infatti uno studio della Commissione Europea aveva rivelato che il 53,3% delle asserzioni ambientali esaminate erano troppo "vaghe, fuorvianti o infondate" e che il 40% erano "del tutto infondate".
La legge imporrà alle aziende di fornire le informazioni accurate sulle pratiche sostenibili adottate nella produzione dei loro prodotti. Sarà dunque fondamentale disporre di informazioni verificabili e specifiche sui processi di produzione, i materiali utilizzati, le condizioni di lavoro e le politiche ambientali.
Molti recenti studi dimostrano che oltre il 75% dell’impatto di un’impresa è generato dalla sua filiera (Fonte: ricerca McKinsey). La sfida dei prossimi anni sarà raccogliere e integrare le informazioni di sostenibilità della filiera e farlo per ogni produzione. Solo così sarà davvero possibile dimostrare l’impatto di un prodotto sull’ambiente, la società le persone.
Fonte: Green claims (europa.eu)
Feelera è una startup innovativa, presente all'interno del Le Village by Crédit Agricole di Parma e società benefit, nata con lo scopo di aiutare le imprese a costruire una reputazione solida rinforzando i messaggi di sostenibilità collegati ai propri prodotti con dati verificabili, raccolti in tempo reale lungo la filiera.
Lo fa attraverso una piattaforma cloud e un metodo che permette di associare ad ogni affermazione legata al prodotto dati di produzione che la possono validare e di raccogliere i dati lungo il processo produttivo della filiera per poi integrarli ed organizzarli in due strumenti: il Passaporto Digitale e la Storia tracciata del lotto.
In questo modo si passa da una comunicazione di sostenibilità orizzontale (come il bilancio di sostenibilità dell’azienda) a una verticale, direttamente legata al prodotto, lotto per lotto.
Per poter fornire un servizio completo a tutta la filiera e in linea con la logica a “Farm to Fork”, Feelera ha avviato una partnership (www.farmtoforkitaliano.it) con la startup innovativa IFarming che opera nel campo dell’agricoltura di precisione progettando e producendo sensori IoT (Internet of Thinking) per la raccolta di dati in campo.
Le competenze e gli strumenti offerti insieme dalle due startup permettono alle aziende capofiliera di realizzare progetti per comunicare l’autenticità e la sostenibilità dei prodotti finiti sulla base dei dati di tutta la filiera, dal campo alla tavola.
In sintesi passare da un’agricoltura 4.0, tutta orientata all'efficienza e all'ottimizzazione, ad un'agroindustria 5.0 capace di mettere il digitale a servizio dell'impatto sociale e ambientale. Dentro e fuori l’azienda.
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