Crédit Agricole Italia nuovo covered bond premium label emissione da 1 miliardo di euro con scadenza 9 anni
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Su cosa verte la proposta?
In data 31 marzo 2021, Crédit Agricole Italia S.p.A. (“CAI”) ha presentato una proposta di deliberazione relativa all’Assemblea degli Azionisti del Credito Valtellinese S.p.A. (“CreVal” o la “Banca”) convocata per il 19 aprile 2021. La proposta riguarda il rinvio della nomina del Consiglio di Amministrazione del CreVal alla prima data utile successiva alla conclusione dell’offerta pubblica di acquisto volontaria lanciata da CAI sulle azioni del CreVal (l’“Offerta”).
Qual è la logica della proposta?
La logica della proposta è quella di rimettere agli azionisti del CreVal la decisione se (a) procedere alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione del CreVal per il prossimo triennio in una situazione in cui l’Offerta è ancora in corso (e terminerà due giorni dopo l’Assemblea) o (b) come suggeriscono i principi di buona gestione e l’interesse del CreVal, rinviare tale nomina ad una data successiva alla fine dell’Offerta.
Gli amministratori del CreVal sono stati costretti a sottoporre all’Assemblea il rinnovo del Consiglio entro la fine di aprile?
Nonostante fossero disponibili diverse opzioni e soluzioni tecniche per agire diversamente (tra l’altro, una recente legge che consente alle società di approvare il bilancio entro 180 giorni dalla fine dell’esercizio), l’attuale Consiglio ha deciso di convocare l’Assemblea per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione in una data che inevitabilmente si sovrappone al periodo dell’Offerta (infatti gli azionisti del CreVal sono chiamati a votare sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione solo due giorni prima del termine dell’Offerta).
Perché CAI ha sostenuto nel suo comunicato stampa che il rinnovo del Consiglio è in contraddizione con i principi di buona governance?
Perché CAI ha sostenuto nel suo comunicato stampa che il rinnovo del Consiglio esporrà la Banca a costi materiali, qualificandosi quindi quale misura ostile all’Offerta?
Perché CAI ha indicato nel suo comunicato stampa che si aspetta che il Consiglio del CreVal sostenga la sua proposta?
(1) Fonte: relazione del CreVal sulla remunerazione pubblicata il 29 marzo 2020, § 1.3.3, pp. 60-61.
(2) Ad esempio, (a) è stato aggiunto uno specifico riferimento alle offerte pubbliche di acquisto tra le circostanze che consentono di modificare i termini e le condizioni del piano al fine di preservare la logica e le condizioni del piano dal punto di vista dei beneficiari; (b) le circostanze in cui, in caso di cessazione, i beneficiari conserverebbero i propri diritti economici in quanto “good leaver” sono state sensibilmente ampliate per (i) includere anche la cessazione della carica di amministratore e non solo quella del rapporto di lavoro, (ii) fare esplicito riferimento alla “revoca senza giusta causa” di un amministratore, vale a dire la situazione in cui – in caso di successo dell'Offerta – CAI sarebbe costretta a sostituire gli amministratori in carica, (iii) includere la cessazione del rapporto di lavoro per “motivo oggettivo” e/o per “giusitificatezza oggettiva”. CAI ritiene che i principi di buona governance e i doveri di correttezza e neutralità del Consiglio nel contesto dell’Offerta dovrebbero rendere obbligatorio per il Consiglio sostenere la proposta di CAI. Qualsiasi diversa linea d’azione promossa dall’attuale Consiglio evidenzierebbe un intrinseco conflitto d’interessi ed equivarrebbe a frustrare gli obiettivi dell’Offerta.