- I risultati confermano la capacità costante di Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile: utile netto consolidato pari a 708 milioni di euro, in crescita del +64% a/a(1).
- Superati i 3 miliardi di euro di proventi annui (+19% a/a), supportati dal contributo del margine di interesse (+37% a/a); il risultato della gestione operativa cresce del +44% a/a(2) con cost income che si attesta al 52,4%(2).
- Acquisiti nell’anno 175 mila nuovi clienti (+16% a/a), collocati oltre 8 miliardi di euro di prodotti Wealth Management, forte e progressiva crescita delle erogazioni di mutui residenziali (+65% S2/S1), con quota di mercato che raggiunge il 13,8%(3) nelle province di presenza.
- Crédit Agricole Italia sale al primo posto tra le banche universali nell’Indice di Raccomandazione dei Clienti (IRC), a testimonianza dell’attenzione per la soddisfazione della clientela.
- Crescita dei volumi intermediati a fronte della generalizzata flessione del sistema: impieghi netti in aumento del +1% a/a e raccolta diretta del +6% a/a. Dinamica positiva anche per il risparmio gestito (+1% a/a).
- Qualità del credito ampiamente sotto controllo: NPE ratio lordo e netto al 3,3% e 1,6%; ulteriormente rafforzato il livello di copertura (ca. +400bps vs dic-22) con default rate ai minimi storici.
- Ampio buffer di liquidità con LCR al 245% e solida patrimonializzazione con Common Equity Tier 1 Fully Loaded e Total Capital Ratio che salgono, rispettivamente, al 13,5%(4) ed al 18,6%(4).
- Emesso un Covered Bond Premium Label per un controvalore di 400 milioni di euro, con la sottoscrizione integrale da parte della BEI, allo scopo di sostenere PMI e società del settore agro-alimentare nella transizione energetica.
- Inaugurato a Sondrio il 4° Village by CA. Si aggiunge alla rete italiana dei Village by CA, che, con oltre 150 startup ospitate e circa 80 partner, contribuiscono alla crescita degli Ecosistemi dell’Innovazione di Milano, Parma e Padova.
- Ottenuta la Certificazione per la Parità di Genere, riferimento a livello nazionale che conferma l’impegno del Gruppo per le tematiche ed i valori legati alla diversità e all’inclusione.
- Assunte nel 2023 circa 630 persone, di cui circa 550 under 35, in linea con il programma di rinnovo “Next Generation”.
Consolidata crescita della redditività
Crédit Agricole Italia si è confermata in grado di generare utili in modo continuativo grazie ad un equilibrato e diversificato modello di business. L’utile netto civilistico consolidato si attesta a 708 milioni di euro, in crescita del +26,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che includeva oneri derivanti dall’acquisizione di Creval per 20 milioni di euro e 146 milioni di euro di riallineamento fiscale una tantum. Escludendo l’impatto di tali componenti non ricorrenti, la variazione acquisita per il 2023 si attesta al +63,7% a/a.
Sostegno a imprese e famiglie
In uno scenario caratterizzato da un generalizzato irrigidimento del credito, Crédit Agricole Italia ha continuato a fornire sostegno finanziario a famiglie e imprese. L’attività commerciale, infatti, registra risultati positivi sulle principali linee di business, grazie ad un’offerta alla Clientela diversificata che beneficia dei servizi specialistici offerti da tutte le società del Gruppo Crédit Agricole in Italia, con un trend di progressiva crescita in corso d’anno:
- significativo sviluppo della base clienti con l’acquisizione di 175 mila nuovi clienti (+16% a/a), grazie anche al maggior contributo del canale digitale (36% dic-23 vs 30% dic-22);
- forte e progressiva crescita delle erogazioni di mutui residenziali (+65% S2/S1), con quota di mercato che raggiunge il 13,8%(3) nelle province di presenza (vs 7,9% 4T-22) ed il numero di richieste che evidenzia un aumento del +6% a/a;
- in crescita gli impieghi del comparto Banca d’Impresa (+7% a/a), con deciso sviluppo dei volumi erogati alle piccole e medie imprese (+38% T4/T4); Agri-Agro in aumento del +2,9% vs dic-22, a fronte di un trend di settore in calo del -2,2% a/a, con quota di mercato stabile al 7,9%;
- collocati oltre 8 miliardi di euro di prodotti Wealth Management;
- significativa evoluzione dei premi delle polizze ramo danni (+14% a/a), che beneficiano della digitalizzazione dei processi e del potenziamento dei servizi di consulenza assicurativa;
Crédit Agricole Italia sale al 1° posto tra le banche tradizionali in Italia nell’Indice di Raccomandazione dei Clienti (IRC), grazie al continuo apprezzamento della clientela.
Emesso ad ottobre il secondo Covered Bond Premium Label dell’anno, integralmente sottoscritto in private placement dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un ammontare pari a 400 milioni di euro, finalizzato a sostenere gli investimenti di piccole e medie imprese e società agricole, con almeno il 25% delle risorse che saranno destinate al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e transizione energetica della clientela.
Dinamiche dei volumi:
- finanziamenti verso clientela(5) in aumento del +0,9% vs dic-22 ed in miglior tenuta rispetto al sistema bancario (-2,2%6 vs. dic-22), grazie al complessivo buon andamento di tutte le componenti;
- risparmio gestito che supera i 50 miliardi di euro di masse, registrando una variazione del +1,2% vs. dic-22, con la crescita di fondi comuni e gestioni patrimoniali (+5,7% vs. dic-22) che controbilancia la flessione della componente assicurativa. Evoluzione positiva della raccolta amministrata (+13,6% vs dic-22) che beneficia di rendimenti più attraenti;
- La raccolta diretta ammonta a 76,2 miliardi di euro, registrando una crescita del +5,5% vs dic-22, in controtendenza ad un mercato in contrazione (-1,5%(6) vs. dic-22), grazie allo sviluppo della raccolta a termine e alla tenuta dei depositi a vista.
Crédit Agricole Italia conferma livelli di soddisfazione della clientela elevati, salendo al primo posto tra le banche universali in Italia per Indice di Raccomandazione Cliente – IRC. Un traguardo importante, sostenuto anche da iniziative volte al miglioramento della Customer Experience, che premia il lavoro svolto dal Gruppo e conferma la fiducia dimostrata dai suoi clienti.
Per l’ambito Mutui il 2023 si è chiuso con risultati molto positivi: Crédit Agricole Italia ha realizzato erogazioni di Mutui Casa per quasi 4 Mld, +10% vs il 2022, a fronte di un Mercato in forte contrazione che si avvia ad un -30% vs l’anno passato, a causa dei tassi di mercato in aumento e della conseguente riduzione delle compravendite immobiliari e del mercato delle surroghe. Da segnalare la quota di Mutui Green (su immobili in classe A, B, C), salita in un solo semestre dal 12% al 18%, una crescita che è frutto del nuovo prodotto Mutuo CA Greenback lanciato in aprile. Questi dati testimoniano concretamente il costante accompagnamento alle Famiglie ed alla Società, per sostenere il percorso e le scelte di tutti i Clienti.
Crédit Agricole Italia conferma il suo ruolo di primo piano a supporto delle aziende, posizionandosi sempre di più non solo come partner finanziario ma anche come acceleratore dei loro progetti di crescita. Specializzazione, innovazione e advisory 360° sono le parole chiave con cui il Gruppo ha saputo rispondere alle diverse esigenze dei Clienti, in un contesto macroeconomico complesso, accompagnando le imprese verso modelli di business sostenibili. Sono stati rilanciati gli investimenti attraverso l’istituzione di 2 nuovi fondi di Private Equity: il Fondo APEI a supporto delle aziende operanti in settori diversificati con investimenti di minoranza e il Fondo Ambition Agri Agro Investissement, per investimenti in imprese francesi e italiane operanti nel settore agroalimentare e impegnate nelle sfide della transizione agricola e agroalimentare.
Il Gruppo è cresciuto in modo positivo anche nel settore Agri-Agro, nonostante l’attuale contesto di mercato in flessione, grazie all’ulteriore rafforzamento della sua rete specialistica ed ai numerosi accordi sottoscritti con le principali Associazioni di Categoria italiane. Nel 2023 Crédit Agricole Italia ha inoltre pubblicato il libro bianco dal titolo: "Agricoltura, tra sostenibilità e innovazione", nato dalla collaborazione con l’Università Bocconi – SDA Bocconi School of Management, un report aggiornato e dettagliato sulla performance economico-finanziaria del settore agricolo italiano che ne conferma la validità del modello, la redditività e la solvibilità.
Crescita dei ricavi e contenimento degli oneri
I proventi registrano una crescita del +18,7% a/a, ancora sostenuti dalla positiva dinamica del margine di interessi, che evidenzia una crescita del +37,4% a/a, favorita dalla componente commerciale e coerente con l’andamento della curva tassi. Le commissioni risultano stabili (+0,1% a/a), con il comparto tradizionale che controbilancia la contrazione delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza.
La dinamica degli oneri operativi(2) (+2,5% a/a) risente degli impatti sulle spese per il personale relativi al rinnovo del Contratto Nazionale, mentre le spese amministrative e gli ammortamenti beneficiano delle sinergie d’integrazione Creval a pieno regime e degli interventi di efficientamento avviati nei trimestri passati.
Per effetto di proventi in aumento e costi sotto controllo, il risultato operativo lordo evidenzia una forte crescita (+43,7% a/a(2)), con un netto miglioramento del rapporto cost/income che si attesta al 52,4% (vs 60,7%(2) dic-22).
Attenzione alla qualità degli attivi e solidità patrimoniale
Il presidio costante alla qualità degli attivi e una politica di accantonamento prudenziale si riflettono sull’andamento delle rettifiche nette su crediti, che mostrano un incremento del +10,2% a/a, con un costo del credito - espresso in punti base - che si attesta a 49bps, in linea alla media dell’anno precedente. Inoltre, l’efficiente gestione interna del credito deteriorato ha permesso di contenere i volumi dei flussi a default e mantenere il default rate sui minimi storici, con i livelli di copertura per il portafoglio non performing che salgono al 50,8% (vs 46,8% dic-22), in progressivo e costante aumento lungo tutto l’arco dell’anno.
In incremento anche il Coverage Ratio dei singoli comparti: sofferenze al 76,9% (vs 74,8% dic-22) e inadempienze probabili al 40,7% (vs 38,6% dic-22), entrambi in crescita di 210 bps. Diminuisce sia l’incidenza dei crediti deteriorati netti sia dei crediti deteriorati lordi, rispettivamente al 1,6% (vs 1,8% dic-22) e al 3,3% (vs 3,4% dic-22).
Ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale: Common Equity Tier 1 Fully Loaded che sale al 13,5%(4), e Total Capital Ratio al 18,6%(4), mantenendo un buffer ampiamente superiore rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE. Elevato anche il livello di liquidità con LCR pari al 245%, e NSFR >100%(4).
A dimostrazione della solidità del Gruppo e a seguito della revisione dell’outlook sul debito sovrano italiano, Moody’s ha confermato il rating di Crédit Agricole Italia (Baa1) al livello più alto del sistema bancario italiano, migliorando l’outlook a stabile da negativo.
Offerta Digitale
Il digitale e l’innovazione continuano a dare un contributo rilevante alla crescita di Crédit Agricole Italia, sia per quanto riguarda l’acquisizione online di nuovi clienti che la loro digitalizzazione.
L’acquisizione digitale sostiene l’ingresso di nuovi clienti generando il 36% del totale Gruppo. Cresce la quota di clienti digitalizzati (che hanno superato l’80%), dei clienti attivi sui canali digitali (pari al 60%) e delle transazioni effettuate in digitale (complessivamente pari a circa l’87%). In particolare, l’App registra livelli di utilizzo in costante aumento e si conferma il canale preferito dai clienti.
Inaugurazione Le Village by CA delle Alpi
Ufficialmente inaugurato a Sondrio Le Village by CA Delle Alpi, quarto acceleratore del Gruppo in Italia. Fondamentale avamposto dell’innovazione per la Valtellina e dedicato in particolare all’avvio di startup orientate verso l’economia della montagna declinata in 7 punti: agroalimentare, turismo, filiera del legno, ciclo dell’acqua, energie rinnovabili, qualità della vita, conversione biologica. il progetto è frutto di una strategia di sviluppo e sostegno al territorio che Crédit Agricole Italia condivide con aziende, stakeholder e istituzioni locali. È articolato su tre livelli per complessivi 600 metri quadrati di superficie, con dotazioni tecnologiche all’avanguardia, sale riunioni riservate, spazi comuni collaborativi e una simbolica ‘piazza’.
Gli Ecosistemi “Le Village”
Attraverso la rete dei Village, Crédit Agricole accelera in Italia oltre 150 startup:
Le Village By CA Milano, primo hub di innovazione di CA in Italia, dal 2018 conferma la sua capacità di aggregare l’ecosistema d’innovazione di Milano, accelerando oltre 50 startup, grazie anche alla collaborazione con i principali fondi di investimento, con 65 abilitatori e 30 imprese partner.
Le Village by CA Parma inaugurato nel 2020 e partecipato da Crédit Agricole Italia e Fondazione Cariparma, ospita 18 aziende partner e 55 startup con focus in particolare su Agritech e industrial innovation e può contare su 45 abilitatori
Le Village by CA Triveneto, inaugurato nel 2022 a Padova e partecipato da Crédit Agricole Italia, Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, Assindustria Veneto Centro e Unismart. Ospita 22 aziende partner e 50 startup, con un posizionamento sul territorio del Triveneto in forte crescita grazie anche al supporto di 45 abilitatori ed un focus su sei obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
Impegno per le persone, Formazione, Diversity & Inclusion
Nel 2023 Crédit Agricole Italia ha proseguito in modo significativo nella concretizzazione del “Progetto Persone”, che mira a guidare la trasformazione organizzativa, culturale e manageriale della Banca e che rappresenta un tassello importante del suo Piano a Medio Termine 2022-2025. Il Gruppo, in linea con il proprio programma di rinnovo generazionale “Next Generation”, ha realizzato nell’anno circa 630 assunzioni, di queste circa 550 hanno interessato giovani fino a 35 anni. Continua e costante anche l’attenzione per gli aspetti formativi, che hanno visto la fruizione, in varie modalità, di più di 675mila ore di formazione.
Crédit Agricole Italia, oltre ad aver ottenuto la certificazione Top Employer 2024 per il sedicesimo anno consecutivo, è stata inserita tra le migliori aziende italiane, che si sono distinte per la capacità di attrarre studenti e giovani laureati, grazie alle strategie di comunicazione portate avanti negli spazi digitali, come certificato da Potential Park, società di ricerca e assistenza nel campo del Talent Acquisition.
Inoltre, il Gruppo ha ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere, fondamentale riferimento a livello nazionale che conferma l’impegno per le tematiche ed i valori legati alla diversità e all’inclusione. La Certificazione, rilasciata da Bureau Veritas, ente certificatore Leader a livello mondiale, riconosce il cammino che CA Italia ha intrapreso da oltre 10 anni nel segno della valorizzazione di tutte le diversità.
In ambito di genitorialità condivisa, il Gruppo ha messo in campo nuove iniziative per sostenere mamme e papà. A partire dall’anno di frequenza 2023-24, è infatti previsto un contributo annuale di 1.000 euro per ogni bambino o bambina di età compresa tra gli 1 e i 3 anni, che potrà essere utilizzato per la copertura delle spese sostenute per le rette degli asili nido in formula welfare, consentendo un significativo beneficio fiscale e contributivo. Una misura che si aggiunge all’accordo sul congedo parentale, che dal 2024 vede la fruizione complessiva a beneficio dei padri a 28 giorni di congedo retribuito al 100%, ben oltre quanto previsto dalla normativa nazionale.
Impegno per il sociale e la sostenibilità
Nel corso del 2023 il Gruppo ha continuato ad ampliare le iniziative in ambito di Sostenibilità, prestando particolare attenzione a tre tematiche di mobilitazione collettiva: agire in chiave sostenibile per il clima e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio; rafforzare la coesione e inclusione sociale; agevolare una transizione agri-agro.
Con l’adesione all’accordo internazionale Net Zero Banking Alliance e a seguito delle ulteriori misure in favore del clima assunte a dicembre 2023 da Crédit Agricole, il Gruppo prosegue nella realizzazione dei suoi impegni a favore dell’ambiente. Per il mercato italiano, le priorità sono orientate verso i settori dei mutui residenziali e commerciali, per supportare i clienti, sia privati che imprese, nel proprio percorso di transizione.
Continua l’impegno nel sociale attraverso le numerose raccolte fondi legate alle tematiche di inclusione, educazione, sanità, sport e cultura, pubblicate su CrowdForLife. Tra i progetti lanciati ci sono 5 nuove iniziative tematiche sui territori, dedicate ad ambiti di utilità sociale ed impatto ambientale. Nel corso dell’anno si è inoltre conclusa con successo la raccolta promossa da Croce Rossa Italiana per far fronte all’emergenza che ha colpito i territori dell’Emilia-Romagna, ed il progetto Crédit Agricole for Dream, con cui il Gruppo in collaborazione con le fondazioni partner, Fondazione Cariparma, Fondazione Carispezia, Fondazione Piacenza e Vigevano, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Lugo, ha individuato sul territorio nazionale idee innovative dedicate alle tematiche di inclusione sociale e lotta al cambiamento climatico.
Grande attenzione dedicata al legame con le scuole su tutto il territorio nazionale. Lo scorso ottobre, in occasione del Mese Nazionale dell’educazione finanziaria, Crédit Agricole Italia in collaborazione con FEduF ha avviato il percorso “Sosteniamo il Futuro”, un ciclo di lezioni online rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado dei territori di tutte le Direzioni Regionali in 14 città (Milano, Sondrio, Parma, Piacenza, Alessandria, Padova, Pordenone, La Spezia, Torino, Firenze, Cesena, Catania, Roma, Napoli) e dedicati ai temi di educazione civica e cittadinanza economica, con particolare riferimento alla gestione consapevole del denaro e delle risorse, alla sicurezza dei pagamenti digitali e alla sostenibilità, all’economia circolare. Otre 2.000 gli studenti partecipanti.
Parma, 8 febbraio 2024
In data 31 gennaio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e su proposta di Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha preso atto dei risultati economici e finanziari del 2023. Le principali società che compongono il Gruppo sono Crédit Agricole Italia S.p.A.(capogruppo), Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., consolidate integralmente.
SINTESI DATI DI GRUPPO
Dati economici
- Risultato netto pari a 708 milioni di euro (+26,8% a/a).
- Ricavi a 3.061 milioni di euro (+18,7% a/a).
- Oneri Operativi a 1.705 milioni di euro (+2,6% a/a).
- Rettifiche su crediti a 316 milioni di euro (+10,2% a/a).
Dati patrimoniali
- Patrimonio netto di Gruppo a 8,0 miliardi di euro (+4,1% vs dic-22).
- Impieghi verso clientela5 pari a 64,0 miliardi di euro (+0,9% vs dic-22).
- Raccolta diretta pari a 76,2 miliardi di euro (+5,5% vs dic-22).
- Raccolta gestita pari a 50,0 miliardi di euro (+1,2% vs dic-22).
Ratio di Gruppo
- Incidenza deteriorati lordi e netti rispettivamente pari a 3,3% e 1,6%.
- Copertura deteriorati a 50,8%.
- Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded a 13,5%4.
- Total Capital Ratio a 18,6%4.
- LCR pari a 245,4% e NSFR >100%4.
I RISULTATI DI CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2023
I proventi operativi netti si attestano a 3.061 milioni di euro, in aumento del +18,7% se confrontati con l’anno precedente.
Gli interessi netti ammontano a 1.801 milioni di euro, in crescita del +37,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le commissioni nette sono pari a 1.221 milioni di euro, stabili nel confronto con l’anno precedente (+0,1% a/a). In dettaglio, le commissioni da “attività bancaria commerciale e altro” registrano una performance positiva (+5,4% a/a), con una crescita che coinvolge tutte le componenti del comparto, bilanciando il calo delle commissioni di “gestione, intermediazione e consulenza” (-3,8% a/a), che risentono della dinamica dei mercati finanziari.
Il risultato dell’attività finanziaria ammonta a 29 milioni di euro, che si confronta con i 33 milioni di euro dell’anno precedente.
Gli oneri operativi, ammontano a 1.604(2) milioni di euro, in aumento del +2,5% a/a; l’aggregato vede un incremento delle spese per il personale (+5,3% a/a), condizionate dal rinnovo del Contratto Nazionale, mentre l’aggregato spese amministrative e ammortamenti registra una diminuzione complessiva del -2,2%(2) a/a nonostante il contesto inflattivo, beneficiando delle sinergie Creval a pieno regime e degli interventi di efficientamento. Includendo i contributi al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (FRU), gli oneri operativi registrano un aumento del +2,6% a/a.
Per effetto della dinamica di ricavi e costi, il risultato della gestione operativa, pari a 1.356 milioni di euro, registra un aumento del +47,7% a/a; al netto degli oneri sistemici il risultato è pari a 1.457 milioni di euro, in crescita del +43,7% a/a.
Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 316 milioni di euro che si confrontano con i 286 milioni di euro del 2022 (+10,2% a/a). Il costo del credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), risulta pari a 49 bps.
Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano pari a 302 milioni di euro rispetto a 180 milioni di euro dell’anno precedente. Il dato del 2022 non include 146 milioni di euro di riallineamento fiscale una tantum, classificati in una voce ad hoc, ottenuto a seguito dell’esito positivo dell’interpello presentato in relazione al ricalcolo del valore fiscale degli avviamenti. Nel corso dell’anno Crédit Agricole Italia ha deciso di non procedere al versamento della c.d. “imposta straordinaria sulle banche”, ma di destinare a riserva di capitale non distribuibile un importo pari a 2,5 volte l’ammontare della stessa.
L’utile netto consolidato si attesta a 708 milioni di euro che si confronta con il risultato civilistico del 2022 pari a 559 milioni di euro (+26,8% a/a), che includeva oneri derivanti dall’acquisizione di Creval per 20 milioni di euro e 146 milioni di euro di riallineamento fiscale una tantum. Escludendo l’impatto di tali componenti non ricorrenti, la variazione acquisita per il 2023 si attesta al +63,7% a/a.
LO STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2023
Le masse totali risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano a 190 miliardi di euro.
Gli impieghi verso la clientela(5) ammontano a 64,0 miliardi di euro, in aumento del +0,9% vs dic-22 ed in miglior tenuta rispetto al sistema bancario (-2,2%(6) vs. dic-22). L’andamento dell’aggregato è sintesi dell’espansione del comparto Agri-Agro, nonché dei risultati positivi del canale Banca d’Impresa e delle nuove erogazioni di mutui residenziali, in progressiva crescita nella seconda parte dell’anno.
La qualità del credito evidenzia un ulteriore miglioramento rispetto all’anno precedente: il totale dei crediti deteriorati netti si attesta a 1,05 miliardi di euro, in riduzione del -9,2% vs dic-22 grazie ad una efficace gestione interna delle esposizioni non performing e a livelli di flussi in ingresso a default sotto controllo. Le coperture NPL raggiungono il 50,8%, in aumento di 394 bps rispetto al 46,8% di dic-22, e risultano in miglioramento anche le incidenze dei crediti deteriorati sugli impieghi: il NPL ratio netto scende al 1,6% (vs. 1,8% dic-22) e il NPL ratio lordo si attesta al 3,3% (vs. 3,4% dic-22).
La raccolta gestita, che supera i 50 miliardi di euro (+1,2% vs. dic-22). La composizione dell’aggregato riflette la crescita del comparto Fondi e Gestioni Patrimoniali (+5,7% vs. dic-22), in grado di controbilanciare il calo dell’Assicurativo (-2,4% vs. dic-22).
La raccolta diretta ammonta a 76,2 miliardi di euro, registrando una crescita del +5,5% vs dic-22, in controtendenza ad un mercato in contrazione (-1,5%6 dic-23 vs. dic-22), grazie alla dinamica positiva della raccolta a termine.
Posizione di liquidità più che soddisfacente con LCR pari a 245% e NSFR >100%(4); nel corso dell’anno il Gruppo ha rimborsato complessivamente 6 miliardi di euro di finanziamenti TLTRO III.
Ulteriore conferma della solidità patrimoniale del Gruppo che supera ampiamente i requisiti prudenziali minimi assegnati dalla BCE per il 2023, con i seguenti ratio: Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded al 13,5%(4) e Total Capital Ratio al 18,6%(4).
Note
(1) FY-2022 non inclusivo dell’effetto positivo del riallineamento fiscale (+146 milioni di euro) e degli oneri di integrazione Creval (-20 milioni di euro). Includendo tali effetti la variazione risulta pari al +27% a/a.
(2) Esclusi contributi ai fondi sistemici.
(3) Fonte: Banca d’Italia. Quota di mercato erogato, III trim 2023.
(4) Dati provvisori.
(5) Esclusi i titoli contabilizzati al costo ammortizzato.
(6) Fonte: ABI Monthly (gennaio 2024).