Alfabetizzazione finanziaria: come sono messi i giovani?

In generale gli italiani migliorano, ma a piccoli passi. E alcuni dati diffusi negli ultimi mesi evidenziano l’esistenza non solo di un “gender gap” – un divario tra uomini e donne – ma anche un “generation gap”. I nuovi media possono contribuire alla svolta.

Alfabetizzazione finanziaria: a che punto siamo? Alla luce dei dati che si susseguono, possiamo con sufficiente sicurezza affermare che il tema continua a meritare tutta la nostra attenzione. Le statistiche, infatti, mostrano ancora una serie di lacune non indifferenti nelle competenze finanziarie di base, con un “generation gap” che si affianca al più tradizionale “gender gap”: insomma, i più giovani e le donne sono le due categorie su cui devono concentrarsi progetti e proposte di educazione finanziaria.

L’alfabetizzazione finanziaria si è confermata una sfida di primaria importanza anche alla 14esima edizione del Salone del Risparmio, che si è svolta a Milano dal 9 all’11 aprile, su iniziativa come sempre di Assogestioni, associazione italiana delle società di gestione del risparmio.

Cosa ci dicono i dati sull’alfabetizzazione finanziaria?

Al Salone del Risparmio 2024[1], il presidente di Assogestioni Carlo Trabattoni ha sottolineato che “dall'Osservatorio del Censis ogni anno emerge una certa evoluzione nell’alfabetizzazione finanziaria degli italiani, ma rimangono ancora grandi margini di miglioramento”[2]. E una particolare attenzione la meritano le nuove generazioni, come del resto conferma l’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria e le competenze di finanza digitale dei giovani condotta dalla Banca d’Italia[3]. Questa indagine ha portato alla luce dati che possono rappresentare un ulteriore spunto per una riflessione sul grado di preparazione finanziaria degli italiani, in particolare dei più giovani.

  • Alle domande sui principali concetti economici – inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio – ha risposto in modo corretto il 35% degli intervistati.
  • Le conoscenze finanziarie sono più alte tra gli studenti rispetto a chi già lavora o è in cerca di occupazione.
  • C’è un divario di genere a sfavore delle donne.
  • I residenti nelle regioni del Centro, del Sud e nelle Isole rispondono peggio degli intervistati nel Nord.
  • Riguardo agli indirizzi di studio, le conoscenze sono più alte fra quanti hanno intrapreso indirizzi scientifici o tecnici.

Quanto ai comportamenti, i giovani sono attenti alla sostenibilità delle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamento, ma mostrano una bassa propensione a pianificare il futuro, il che penalizza, per esempio, l’investimento previdenziale. Un tipo di investimento, questo, che invece va iniziato quanto prima. Senza soffermarci sulle prospettive del sistema pubblico – che non appaiono favorevolissime, diciamo – e per quanto possa sembrare prematuro, in realtà prima si inizia a investire per il futuro e meglio è.

Nel suo intervento all’apertura della tre giorni del Salone del Risparmio 2024[4], il presidente Trabattoni ha annoverato l’educazione finanziaria tra le sfide del futuro, insieme alla centralità del cliente, all'innovazione, all'evoluzione normativa a supporto della crescita del risparmio e al sostegno al tessuto produttivo del Paese, nel segno della sostenibilità.

Secondo Trabattoni i giovani sono interessati alle tematiche economico-finanziarie, ma occorre interpretare le loro esigenze, sia in termini di rassicurazione sul futuro sia come protezione nel breve, e parlare il loro linguaggio.

Perché l’alfabetizzazione finanziaria è tanto importante?

Perché fornisce ai giovani le competenze e le conoscenze necessarie per navigare in un mondo (finanziario e non solo) sempre più complesso, e per gestire in modo responsabile il flusso di reddito e il risparmio. Comprendere concetti come bilancio (personale o familiare), reddito, risparmio e investimenti quando si è ancora molto giovani aumenta significativamente le chance di sviluppare abitudini finanziarie sane, che portano a una maggiore stabilità economica e a un maggior benessere finanziario a lungo termine.

In questo percorso rientra anche l’acquisizione della capacità di definire gli obiettivi finanziari e strategici a breve, medio e lungo termine e il piano d’azione per poterli raggiungere: è questo, in sostanza, il fulcro della pianificazione finanziaria.

Iniziare presto consente poi di cogliere i vantaggi del meccanismo degli interessi composti (link: https://www.credit-agricole.it/risparmio-e-investimenti/momento_per_investire). E lo si può fare investendo anche piccole somme, con un PAC (link: https://www.credit-agricole.it/risparmio-e-investimenti/uscire-dalla-liquidita-alla-scoperta-del-pac). Ultimo, ma non certo per importanza: aiutandoli a rafforzare la familiarità con i concetti di “rischio” e “opportunità”, un’adeguata alfabetizzazione finanziaria può proteggere i giovani dalle molte trappole finanziarie che popolano la rete (link: https://www.credit-agricole.it/risparmio-e-investimenti/falsi_guru_finanziari).

Migliorare l’educazione finanziaria in Italia? Si può

Va bene l’alfabetizzazione finanziaria: ma dove, e come? In un’epoca nella quale la tecnologia è onnipresente – e infatti i giovani intervistati nell’ambito dell’indagine Bankitalia indicano i social media e i siti web tra le fonti cui attingono per tenersi aggiornati – anche i podcast, le trasmissioni radio diffuse via Internet, possono rappresentare un punto di riferimento. E, soprattutto, un punto di partenza.

Con questa consapevolezza, nei mesi scorsi ha preso forma “In Spiccioli”, il podcast prodotto da Will per Amundi e Crédit Agricole proprio per trasmettere agli ascoltatori le basi dell’educazione finanziaria pensati per chi si affaccia per la prima volta alla gestione delle finanze personali.

Le puntate sono disponibili e si possono riascoltare su tutte le piattaforme di podcast gratuite (link: https://open.spotify.com/show/5Dar3i6P9JXlVp0sikHXEg), per avviare un percorso di acquisizione di conoscenze e competenze che inizia con l’ascolto e prosegue con una corretta pianificazione finanziaria, sotto la guida di un bravo consulente.

 

 

 

 

 

[1] https://www.salonedelrisparmio.com/

[2] https://vision.focusrisparmio.com/ep//alla-ricerca-di-nuovi-equilibri-investire-negli-scenari-globali

[3] https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/indagini-alfabetizzazione/2023-indag-alfabetizzazione-giovani/statistiche_AFG_09012024.pdf

[4] https://vision.focusrisparmio.com/ep//alla-ricerca-di-nuovi-equilibri-investire-negli-scenari-globali

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