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FriulAdria: approvata dal Cda della Banca la semestrale al 30 giugno 2016

In un contesto di accentuata volatilità dei mercati finanziari e con ritmi di crescita dei consumi e della produzione industriale ancora modesti, la Banca è riuscita a conseguire un utile di 19 milioni di euro, aumentando il credito alle famiglie e alle aziende del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e versando oltre 10 milioni di euro di imposte. Questa la fotografia di FriulAdria Crédit Agricole che emerge dalla relazione semestrale al 30 giugno 2016 presentata dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Roberto Ghisellini al Consiglio di Amministrazione e dallo stesso approvata nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Pordenone.

OLTRE 2.300 NUOVI MUTUI E 300 MILIONI ALLE IMPRESE
FRIULADRIA RAFFORZA IL SOSTEGNO ALL'ECONOMIA LOCALE

L’utile netto a 19 milioni di euro
Gli impieghi sfiorano i 7 miliardi (+3,5% rispetto a dicembre 2015)
Mutui ai privati in aumento del 7% anno su anno
Impennata dei finanziamenti alle aziende: +42%
In crescita anche raccolta diretta e indiretta

 

(Pordenone, 1 settembre 2016) – Solidità, innovazione e un accresciuto sostegno all’economia del territorio hanno caratterizzato anche il primo semestre 2016 di FriulAdria Crédit Agricole.

In un contesto di accentuata volatilità dei mercati finanziari e con ritmi di crescita dei consumi e della produzione industriale ancora modesti, la Banca è riuscita a conseguire un utile di 19 milioni di euro, aumentando il credito alle famiglie e alle aziende del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e versando oltre 10 milioni di euro di imposte.

Questa la fotografia di FriulAdria Crédit Agricole che emerge dalla relazione semestrale al 30 giugno 2016 presentata dalla presidente Chiara Mio e dal direttore generale Roberto Ghisellini al Consiglio di Amministrazione e dallo stesso approvata nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Pordenone.

Anche nel primo semestre dell’anno in corso FriulAdria Crédit Agricole si è confermata una banca performante e sempre più multicanale, grazie al forte sviluppo della banca a distanza e del nuovo modello di servizio delle Agenzie per Te (ad oggi oltre un terzo della rete commerciale), che prevede filiali prive delle casse tradizionali, una dotazione tecnologica “spinta” e personale focalizzato su ruoli di assistenza e consulenza alla clientela.

Venendo alle principali voci del bilancio, nel primo semestre 2016 i proventi operativi netti sfiorano quota 151 milioni, di cui oltre 83 milioni di interessi netti e 62 milioni di commissioni nette. Il risultato della gestione operativa è di 58,5 milioni. Le rettifiche di valore su crediti si attestano a 27,5 milioni, in diminuzione di oltre 8 milioni (-23,2%) rispetto ai 36 della scorsa semestrale. Il rapporto tra le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e gli impieghi netti verso la clientela, calcolato su base annuale, scende allo 0,81% in forte ridimensionamento verso giugno 2015.

Gli impieghi verso la clientela raggiungono i 6.831 milioni, in crescita del 3,5% rispetto i 6.603 milioni di fine dicembre 2015. Positiva, in particolare, la dinamica dei mutui, che rappresentano il 65% dei crediti verso la clientela. A giugno 2016 sono stati perfezionati 2.332 nuovi mutui (+7% vs giugno 2015), di cui 1.520 in Veneto (+8%) e 812 in FVG (+6%).

FriulAdria, anche nel primo semestre 2016, ha continuato ad accompagnare le imprese del territorio erogando nuovi finanziamenti per 293 milioni (+42% a/a). Molto attiva la filiera agroalimentare che, accompagnata da una rete dedicata di Specialisti, ha visto crescere le erogazioni anno su anno del 16% (nuove erogazioni per 162 mln nel 2016). Il sostegno ha riguardato le principali filiere agroalimentari (ortofrutta, vitivinicolo, carne, latte), soprattutto per interventi a supporto dell’innovazione e dell’export, una delle attività trainanti dello sviluppo del comparto.

I crediti deteriorati netti ammontano a 513 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 31 dicembre 2015. L’indice di copertura, rapporto fra le rettifiche di valore cumulate e l’ammontare dei crediti deteriorati lordi, è del 44,1%.

La massa amministrata della clientela è di 12.875 milioni, in crescita del 2,3% rispetto alla fine dello scorso anno. La raccolta diretta si attesta a 6.357 milioni, in aumento del 2,6% rispetto ai 6.199 milioni del 31 dicembre 2015 soprattutto per effetto dell’incremento delle giacenze liquide sui conti correnti. La raccolta indiretta cresce del 2,1% salendo a 6.517 milioni, trainata dal forte sviluppo del risparmio gestito (+259 milioni, +5,5% vs dicembre 2015).

Il patrimonio netto ammonta a 701 milioni di euro, rispetto ai 692 milioni del 30 giugno 2015.

Il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio al 30 giugno si attestano al 11,8%.

 

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