Risultato storico per la banca presieduta da Chiara Mio e diretta da Carlo Piana.
Impieghi a quota 7,5 miliardi (+5%), oltre 5 mila nuovi mutui casa, 27 mila clienti acquisiti.
Forte crescita nel comparto agroalimentare. Al via le due nuove direzioni regionali.
Il Consiglio di amministrazione di Crédit Agricole FriulAdria, riunitosi sotto la presidenza di Chiara Mio, ha approvato il progetto di bilancio 2018 che verrà sottoposto all’Assemblea degli azionisti venerdì 12 aprile al Teatro Verdi di Pordenone.
L’utile netto di periodo è di 61,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 23% rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente, e rappresenta un risultato storico per la banca.
Per effetto di tale brillante performance agli oltre 16 mila soci verrà corrisposto un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% nel confronto con il dividendo di 1,84 euro del 2017.
La crescita accomuna tutti i principali indicatori. In particolare, l’ulteriore sviluppo dei crediti alla clientela, della base clienti e delle quote di mercato testimoniano l’efficienza commerciale della banca e la sua aderenza alla missione di sostenere l’economia reale dei territori in cui opera.
Al 31 dicembre 2018 i crediti verso la clientela ammontano a 7.511 milioni di euro, in crescita del 5% su base annua. Oltre il 60% dei crediti è allocato in Veneto, regione dove la banca registra crescite significative soprattutto in province di recente insediamento come Verona.
La continua discesa del costo del credito rappresenta anche nel 2018 uno degli elementi fondamentali della positiva performance della banca: le rettifiche di valore nette si attestano infatti a 34 milioni, in calo del 26% rispetto al 2017, mentre il costo del rischio (rapporto tra le rettifiche e i crediti netti) scende a 45 punti base (rispetto ai 64 del 2017). Tutto questo avendo alzato in modo virtuoso le coperture dei crediti dubbi al 62,5%.
Nel 2018 la banca ha effettuato nuove erogazioni per circa 1,2 miliardi di euro. Oltre 5 mila i nuovi mutui erogati alle famiglie (+16%) per complessivi 553 milioni (di cui 379 milioni in Veneto e 174 in Friuli Venezia Giulia). Alle aziende del territorio sono stati erogati 564 milioni (di cui 363 in Veneto e 201 in Friuli Venezia Giulia). In crescita anche i prestiti personali passati dai 71,5 milioni del 2017 a 73,2 milioni (+2%).
Significativo l’incremento delle quote di mercato nel comparto agroalimentare dove la banca ha registrato una crescita degli impieghi dell’8% e ha conquistato circa 600 nuovi clienti. Le nuove erogazioni al comparto ammontano a 346 milioni nel 2018 (+4%), di cui 215 in Veneto e 131 in Friuli Venezia Giulia.
I ricavi (proventi operativi netti) sono pari a 324 milioni, in significativo aumento (+2,8%) rispetto allo scorso anno soprattutto per l’armonica crescita degli interessi (+3%) e delle commissioni (+2%). Il risultato della gestione operativa è di 130 milioni (+3%), con gli oneri operativi a 194,5 milioni. Le masse totali, date da raccolta (diretta e indiretta) e impieghi, al 31 dicembre 2018 crescono dell’1,2% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta sfiora gli 8 miliardi con un buon dinamismo dei conti correnti (+1%). La raccolta indiretta raggiunge quota 7,5 miliardi ed è in lieve incremento (+0,6%). Al netto dell’effetto di mercato sul prezzo dei titoli la raccolta indiretta incrementa di oltre il 4%. Quasi 27 mila i nuovi clienti acquisiti nel 2018, di cui circa 6.500 (+18%) dai canali online e oltre 6 mila per effetto della partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio, si attesta a 635 milioni.
Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2018 sono: 174 filiali Retail, 14 Poli Affari, 5 Mercati Private, 7 Mercati d’Impresa, 1 Polo Large Corporate, 32 consulenti finanziari. L’organico aziendale risulta composto da 1.436 dipendenti.