Deroghe alle misure ambientali PAC e taglio della burocrazia
La Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte per contribuire a ridurre la burocrazia e gli impegni ambientali della nuova Pac a carico degli imprenditori agricoli.
Dopo le proteste degli agricoltori scoppiate un po’ in tutto il Vecchio Continente, la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte con le prime possibili azioni per contribuire a ridurre la burocrazia e gli impegni ambientali della nuova Pac (Politica agricola comune) che gravano sulle spalle degli imprenditori agricoli. Il documento elenca una serie di interventi a breve e medio termine che possono essere intrapresi per ottenere una semplificazione ed è stato scritto tenendo conto dei contributi dei 27 Paesi dell’Unione, delle principali organizzazioni agricole e della Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Bruxelles propone di ridurre la burocrazia e i controlli a carico degli agricoltori fino al 50%, prevedendo anche diverse deroghe agli obblighi della condizionalità rafforzata per ottenere i fondi Pac.
Per questo, oltre alla deroga già approvata per tutto il 2024 all’obbligo di tenere a riposo il 4% dei terreni, l’esecutivo Ue propone di modificare entro metà marzo la norme Bcaa 1, che impone l’obbligo di mantenere le superfici di prati permanenti nell’Ue stabile dall’anno di riferimento 2018. In base a questo requisito, agli ex allevatori con grandi prati costretti a passare alla produzione di seminativi a causa di turbative del mercato nel settore della carne e dei latticini potrebbe essere chiesto di riconvertire i loro seminativi in prati permanenti, con una più che probabile perdita di reddito.
La Commissione propone quindi di modificare queste norme per garantire che si tenga conto dei cambiamenti strutturali causati dal riorientamento del mercato e dalla riduzione del bestiame, garantendo che gli agricoltori non siano penalizzati e contribuendo a ridurre gli oneri poiché meno aree dovrebbero essere riconvertite in prati permanenti.
Inoltre, Bruxelles propone di chiarire l’uso del concetto di “forza maggiore” e “circostanze eccezionali” per consentire agli agricoltori che non possono soddisfare tutti i requisiti della Pac a causa di eventi eccezionali e imprevedibili al di fuori del loro controllo – come in caso di grave siccità o alluvioni – di non vedersi imporre sanzioni. A breve la Commissione lancerà una consultazione online rivolta direttamente agli agricoltori per identificare le principali preoccupazioni e comprendere le fonti degli oneri amministrativi e della complessità dalle norme della Pac.
Una delle proposte della Commissione Ue nel suo pacchetto di misure di breve e medio termine per rispondere alle proteste degli agricoltori è di dimezzare le ispezioni delle autorità nazionali nelle aziende agricole. Per i controlli saranno utilizzate le immagini satellitari di Copernicus. Questo dovrebbe ridurre le ispezioni nelle aziende agricole, aiutare gli agricoltori a evitare errori e incorrere in sanzioni, oltre a facilitare la rendicontazione. “Gli agricoltori riceveranno fino al 50% in meno di visite in azienda, questo alleggerirà anche le risorse nelle amministrazioni nazionali”, si legge nel documento della Commissione.