


Partiamo da un presupposto: le persone risparmiano per soddisfare bisogni futuri. E chi ci dice che per gli investimenti non debba valere lo stesso? Ha assolutamente molto senso, infatti, investire dopo aver messo bene a fuoco il bisogno futuro – l’obiettivo – per appagare il quale compiamo questa scelta.
Quindi il primo vero step – per ognuno – è chiedersi: perché sto investendo in questo modo i risparmi accantonati? Quali sono, per l’appunto, i miei obiettivi? Tra quanto tempo avrò realmente bisogno di disporre di una certa somma di denaro? La risposta ci arriva dalla finanza comportamentale, che ha rivoluzionato le classiche teorie economiche e rivalutato il ruolo dei bisogni nella costruzione di un portafoglio e nella pianificazione finanziaria.
E lo ha fatto attraverso il Goal Investing.
Che cos’è il Goal Investing?
Goal Investing significa, in sostanza, investire perseguendo un obiettivo preciso. Un metodo utile, che consente di investire in modo più disciplinato ed efficace. Esso parte dall’idea che gli individui siano soliti tenere una contabilità mentale (mental accounting) classificando ogni spesa a seconda della necessità per la quale viene pianificata o sostenuta.
Esempio: si parla di “conto divertimenti” per indicare le spese in tempo libero, o di “conto imprevisti” per le emergenze improvvise o comunque per gli eventi che non avevamo pianificato (l’intervento di un idraulico o di un meccanico per la nostra auto, e via dicendo). Un conto per ogni bisogno da soddisfare: lo stesso vale per i nostri investimenti.
Con quali obiettivi investiamo?
Per poter scegliere un investimento raggiungibile nel tempo occorre in primo luogo comprendere quali sono le nostre esigenze finanziarie (es. acquisto di una casa, cura dei figli, pensione, eventuali progetti di vita), definire l’orizzonte di investimento (ovvero per quanto tempo intendiamo rinunciare alle nostre disponibilità finanziarie) e quantificare la nostra propensione al rischio (quanto siamo disposti a perdere?).
Un percorso utile per fare scelte di successo, per non far perdere valore al denaro tenendolo sul conto corrente. Con questo semplice esercizio di pianificazione spesso ci si accorge che l’orizzonte temporale a cui puntiamo è abbastanza di lungo termine e mantenere un eccesso di liquidità è controproducente per il raggiungimento dell’obiettivo. Quindi ad ogni obiettivo il suo orizzonte temporale e le sue scelte di investimento per mantenere un certo stile di vita e non lasciarsi guidare dall’emotività nelle decisioni di acquisto o di vendita.
Proviamo allora a ragionare con questo approccio partendo da qualche domanda.
Quali esigenze o progetti abbiamo? Per quanto tempo intendiamo rinunciare alle nostre disponibilità per soddisfare questi progetti?
Ecco qualche risposta:
Perché è utile ragionare per obiettivi?
Da questa breve analisi è quindi chiaro che il Goal Investing è uno strumento molto utile per una razionale ed efficace pianificazione degli investimenti e per gestire al meglio le nostre reazioni emotive di fronte ad inattesi movimenti di mercato, rimanendo quindi coerenti, nel tempo, con i nostri obiettivi e con l’orizzonte temporale che ci siamo dati.
Se, arrivati a questo punto, vi sentite ancora un po’ confusi e magari non riuscite a individuare al meglio i vostri obiettivi, non vi preoccupate: la consulenza di un esperto può aiutarvi a mettere a fuoco tutti questi punti e a comprenderli al meglio.