Arte e Cultura

Inaugurata a Venezia la mostra-evento "Russie!": arte russa del '900 dalle collezioni Morgante e Sandretti.

Si è inaugurata il 22 aprile a Venezia, presso Ca' Foscari Esposizione, la mostra-evento "Russie! Memoria Mistificazione Immaginario": arte russa del '900 dalle collezioni Morgante e Sandretti, a cura di Giuseppe Barbieri e Silvia Burini. Promossa dall’Università Ca' Foscari, Regione Veneto e FriulAdria, banca appartenente al Gruppo Cariparma Crédit Agricole, la mostra raccoglie cento anni d’arte, dallo Zar a Stalin, fino a Putin. Tre Russie: dall'Impero all'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche alla nuova Federazione. Si tratta di un evento per molti versi eccezionale, perché è la prima volta che in Italia un'esposizione presenta organicamente l’intero Novecento russo e perché lo fa attingendo a due grandi collezioni private, entrambe italiane, tra le più importanti di arte russa al mondo e in gran parte sconosciute: quelle create da Alberto Morgante e da Alberto Sandretti. La mostra indaga gli sviluppi della cultura figurativa russa e sovietica dalle avanguardie di inizio secolo al realismo socialista degli anni '30-'50, fino all'underground, per concludere con alcune opere degli anni '90. Il Realismo socialista, in particolare, è stato forse il più grande esperimento mediatico mai compiuto: all’arte fu affidato il ruolo di trasformare la materia prima dell’ideologia in immagini e miti destinati al consumo di massa. Le arti figurative, ma anche l'architettura e il cinema, ebbero due principali funzioni: la propaganda e la costruzione del mito del radioso avvenire. Oggetto della propaganda non era la realtà, almeno non nelle forme concrete della vita quotidiana, ma il mito che l’arte era destinata a creare.